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COMUNICATI STAMPA

Comunicato del 14 aprile 2010

E' stato completato e arricchito il sito internet
www.ilnaturalista.info patrocinato dal CREIA

Riprodotta e pubblicata on-line l'opera prima di Notarianni annoverata fra i primissimi lavori scientifici in Italia sulla Malaria: un libro introvabile

Con un procedimento tecnico di acquisizione analogica e di restauro digitale è stata messa a disposizione del pubblico una nitida e fedele riproduzione anastatica dell'opera settecentesca di Francescantonio Notarianni conosciuta come uno dei primissimi lavori scientifici sulla malaria. Salvatore De Renzi, docente universitario e storico della medicina nel Regno di Napoli, la definì nel 1848 "un'opera piccola di mole, ma importantissima per lo spirito di osservazione e per la saviezza della dottrina". S'intitola Osservazioni pratiche sulle febbri di mutazione ed è appunto l'opera prima del medico e botanico lenolese Francescantonio Notarianni che la pubblicò a Napoli nel 1788. "Per la copia dei fatti veduti - scrive ancora Renzi - in coloro che avevano contratta la febbre sia nelle maremme di Fondi, sia nelle Paludi Pontine, e pel criterio pratico dell'Autore, è stimata per una delle più giudiziose opere intorno a questo argomento". Sul periodico Giornale Arcadico Giuseppe Tonelli ha scritto nel 1838 che riguardo alle "febbri periodiche" Notarianni "è lo scrittore che ne ha parlato con molto senno e perspicacia, e spessissimo menzionato con lode dal Puccinotti". In effetti Francesco Puccinotti, docente universitario nella Toscana Granducale, amico fraterno di Leopardi e senatore del nascente Regno d'Italia, nel suo lavoro Storia delle febbri intermittenti perniciose di Roma negli anni 1819, 1820, 1821 definì "osservazioni interessantissime" quelle compiute e pubblicate da Notarianni. Non va poi affatto sottovalutata la modernità di quello scritto: in particolare quando Notarianni svolge la sua appassionata difesa circa la validità della terapia chininica, ancora oggi praticata contro la malaria a distanza di oltre due secoli. Egli infatti parlava della "china-china" come "del più, sicuro, del più eroico, dell'immancabile fra tutt'i rimedj" ben sapendo di navigare controcorrente in quel "torrente dei pregiudizi" alimentato dalle affrettate conclusioni di molti suoi stessi colleghi che, ingannati dalla diffidenza, non praticavano una corretta sperimentazione di quel rimedio. Il libro oggi è ormai introvabile, per le librerie antiquarie il valore commerciale supera i 300 euro. La copia originale da cui è stata ricavata la riproduzione anastatica proviene dalla collezione libraria della famiglia Mosillo-Izzi di Fondi e sta per essere donata alla Biblioteca Comunale della città affinché venga catalogata e custodita. Comunque adesso chiunque potrà scaricare gratuitamente il pdf dell'antica pubblicazione dal sito www.ilnaturalista.info in cui è stata attivata per l'occasione la sezione libreria del naturalista. Si tratta infatti di un'iniziativa che arricchisce e completa l'edizione commemorativa per il 250esimo anniversario della nascita di Francescantonio Notarianni, curata nel 2009 dal Valico Edizioni con il patrocinio del CREIA della Regione Lazio. Naturalmente il pdf è stato depositato e pubblicato anche nella biblioteca elettronica universale books.google.com.

Nella libreria del naturalista è liberamente scaricabile un altro lavoro pubblicato nel 1815 da Francescantonio Notarianni col titolo Agricoltura: memoria sulle piante economiche della Provincia di Terra di Lavoro. Si tratta della trascrizione di un lungo articolo utile per chiunque sia interessato alla storia dell'utilizzazione del territorio; vi si trovano infatti raccontate e commentate le pratiche agricole con i relativi elenchi dei prodotti coltivati. Fra quest'ultimi, per la cronaca, non aveva ancora il suo meritato spazio la patata, cosa che Notarianni sottolineava scrivendo: "Sfortunatamente nella provincia si coltiva quasi per bizzarria. Mille libri si son scritti su quest'oggetto. Eppure i nostri contadini incapricciati pel granodindia, poco, anzi niente la stimano". Vincenzo Tenore, docente di Botanica alla Scuola veterinaria di Napoli, ha scritto nel 1843 che in quell'importante Memoria di Notarianni "dapprima si esaminano i costumi, il carattere e le abitudini de' contadini di quelle contrade ed indi si passano in rassegna ad una ad una le piante tutte che in quei luoghi si coltivano, mostrandosi il provento che ciascuna fornisce, le migliori condizioni di loro coltura e la maniera di adoperarle; in modo che tale Memoria può risguardarsi come una esatta statistica agronomica di quella Provincia ed una guida sicura al coltivatore di quelle feracissime campagne".

Infine, nella libreria del naturalista è gratuitamente disponibile, a dieci anni esatti dalla sua pubblicazione, il libro Fondi Arena degli Ausoni - 6 facili sentieri della Ciociaria per ammirare dall'alto la Piana di Fondi, scritto da Mariano Izzi, ideatore del sito www.ilnaturalista.info. Negli ultimi anni della sua vita Mariano Izzi stava lavorando alla seconda edizione di Fondi Arena degli Ausoni; i testi di quella lavorazione verranno perciò sviluppati e pubblicati prossimamente dal Valico Edizioni.